“Distretti e Comunità del Cibo per una crescita sostenibile delle aree rurali”, è questo il titolo del seminario che si terrà venerdì 29 a Montone presso la Chiesa Museo di San Francesco alle ore 17.30.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Montone e dalla Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria è incentrata sulle strategie di sviluppo delle piccole comunità rurali e sulle nuove forme di aggregazione.
I Distretti e le Comunità del cibo hanno come obiettivo quello di mettere le produzioni agroalimentari di un territorio al centro dello sviluppo dello stesso. La caratteristica fondamentale di questi organismi è che consentono il massimo coinvolgimento delle forze economiche e sociali dell’area senza prevedere costi aggiuntivi. I Distretti sono infatti strumenti di programmazione e hanno come unico obiettivo quello di attivare strategie concordate da tutte le parti pubbliche e private che operano nel territorio.
L’attuale configurazione economica, votata ad una forte competizione tra le imprese e ad una globalizzazione dei mercati, rischia di mettere sempre più in difficoltà le piccole aziende locali che, solo attraverso adeguate strategie di rete potranno continuare ad essere un “presidio” del territorio (resilienza) e allo stesso tempo tornare a guadagnare nuove quote di mercato (ripresa).
“E’ una grande opportunità di sviluppo – afferma il Sindaco di Montone, Mirco Rinaldi. I Distretti, oltre ad essere uno strumento di programmazione territoriale, sono anche organismi preposti alla partecipazione di bandi ministeriali e regionali e in questo senso possono facilitare l’accesso a risorse pubbliche da destinare ad investimenti. Un aspetto fondamentale per la crescita del territorio dato che lo sviluppo non si fa esclusivamente con le idee ma servono anche le risorse finanziarie”
I lavori saranno aperti dal Sindaco del Comune ospite, nonché Presidente del GAL Alta Umbria, Mirco Rinaldi e moderati dal Presidente di CIA Umbria, Matteo Bartolini. Sono previsti interventi di esperti dell’Università e del Direttore del GAL Alta Umbria, Matteo Montanari.